CANNABIS LIGHT LEGALE GUIDA ALL’USO
Si rischia di risultare positivi ai test delle urine e quindi di potersi vedere sospesa la patente di guida?
Alcune aziende del settore in questi mesi hanno costantemente rassicurato i consumatori, affermando che il consumo di cannabis a contenuto legale di Thc non comporta alcun rischio di risultare positivi ai test delle urine. Tuttavia sembra un’affermazione un po’ troppo ottimistica. Dalla Svizzera, dove il fenomeno “cannabis light” si è sviluppato per primo arrivano già le smentite. Il gestore di un growshop elvetico ha voluto fare un esperimento: ha fumato cinque sigarette di cannabis legale prima di sottoporsi al test, ed è risultato positivo nonostante avesse atteso cinque ore prima di effettuarlo. Anche l’Ufficio federale della salute pubblica della Svizzera ha inviato ai rivenditori una circolare nella quale chiede loro di consigliare ai consumatori di non porsi alla guida dopo averla consumata.
NON SI PUÒ AFFERMARE CHE NON ESISTE ALCUN RISCHIO
Si sono già registrati casi di automobilisti ai quali è stata sospesa la patente in seguito al consumo di cannabis legale.
COSA FARE SE SI RISULTA POSITIVI AL TEST?
La semplice positività al test non è sinonimo di colpevolezza. La legge stabilisce, cannabis light legale guida all’uso, infatti che è reato guidare sotto effetto di sostanze stupefacenti e la Corte di Cassazione ha stabilito che la semplice positività al test delle urine o del sangue non rappresenta di per sé una prova sufficiente per comminare la sanzione. La sospensione cautelativa da parte delle forze dell’ordine che hanno effettuato il test non è sufficiente, ma deve essere rettificata da un medico e successivamente dalla prefettura.
OLTRE QUALE LIMITE DI CONSUMO SI PUÒ RISULTARE POSITIVI?
Le analisi delle urine non identificano direttamente la presenza di THC, ma del suo principale metabolita, il THC-COOH: se esso risulta presente in concentrazioni superiori a 50 ng/ml il test da risultato positivo. Ma quanto THC occorre assumere per raggiungere la soglia? Non esiste una risposta univoca, visto che il risultato dipende dal metabolismo di ognuno. Tuttavia una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Journal of Analytical Toxicology ha cercato di stabilire dei criteri di rischio con un esperimento. Per dieci giorni 15 persone sono state sottoposte al consumo di basse concentrazioni di THC. Ingerendo 0,6 mg di THC nessuno di essi è risultato positivo, ma passando ad un consumo di 1 mg al giorno una delle cavie ha oltrepassato il limite di 50 ng/ml nelle urine, e quindi nel caso di un fermo di polizia si sarebbe visto la patente sospesa.